Una delle prime cose da fare dopo aver deciso di creare un sito web è senza dubbio quella di dargli un nome. Semplicemente, il nome o un nome di dominio (o ancora più semplicemente soltanto “dominio”) è il nome di un sito web. È quello che viene dopo la “@” in un indirizzo email o dopo “www.” in un indirizzo web. Se qualcuno chiede come può trovarti online, generalmente rispondi dicendo il nome del tuo dominio.
Alcuni esempi possono essere:
google.com
wikipedia.org
youtube.com
esempio.it
Struttura del dominio
Per capire cos’è un dominio è importante vedere come esso è composto. Nel caso di www.esempio.com abbiamo: www. (world wide web) che corrisponde al suffisso che si usa convenzionalmente per identificare un riferimento ad uno spazio della rete internet; antoniocosta che associato alla parte precedente crea il secondo livello del dominio ed in genere identifica chiaramente il nome di un’azienda, di una persona, di un’attività o di uno specifico servizio; .com (.it, .eu, .org, ecc ecc) infine corrisponde alla parte del dominio che lo identifica come dominio di primo livello.
Come si può bene vedere e capire i vari elementi sono seprati da un punto ed insieme formano il nome a dominio completo. I domini vengono ‘classificati’ in domini di: primo livello, secondo livello e terzo livello.
Primo livello
Un dominio di primo livello (conosciuto anche come estensione o TLD) è utilizzato per identificare uno specifico territorio o uno specifico tipo di attività. Nel primo caso parleremo di ccTLD (country code top-level domain), come, per esempio, nel caso di domini .it, .fr, .es che identificheranno delle specifiche aree geografiche, quali Italia, Francia e Spagna. Nel secondo caso parleremo di gTLD (generic top-level domain) utilizzati solitamente da organizzazioni o aziende per identificare il proprio campo d’azione (ad esempio, l’estensione .com è spesso utilizzata dalle organizzazioni commerciali).
Secondo livello
Un dominio di secondo livello generalmente identifica il soggetto, il prodotto, il brand, l’azienda o il servizio promosso . Per esempio in www.altervista.org, “altervista” sarà identificato come dominio di secondo livello, rappresentando la società che promuove i suoi servizi tramite il suddetto dominio. Questo secondo livello ci descrive, in sintesi, il contenuto del sito web.
Dominio di Terzo livello
Un dominio di terzo livello (anche conosciuto come sottodominio) identifica una specifica parte o sezione d’interesse del dominio stesso. Per esempio in blog.altervista.org o faq.altervista.org dove“blog” e “faq” rappresentano un approfondimento di una parte dell’intero dominio.
Le estensioni
A disposizione degli utenti del web ci sono varie estensioni di domini internet tra le quali è possibile scegliere. Molte sono di queste sono a disposizione di tutti gli utenti della rete, mentre altre sono specifiche e si riferiscono a particolari categorie.
.it è accessibile a tutti gli europei, ma viene consigliato a chi sceglie di promuovere un prodotto in Italia o di origine italiana
.com è il più utilizzato ed è accessibile a tutti. Solitamente viene utilizzato da coloro che intendono promuovere la propria attività commerciale (molti e-commerce hanno questa estensione)
.fr è un’estensione libera che in genere identifica siti che fanno riferimento a luoghi e o prodotti francesi
.uk è un’estensione libera che in genere identifica siti che fanno riferimento a luoghi e o prodotti inglesi
.net è disponibile per tutti ed in genere viene utilizzato nel caso in cui il .com non sia più libero (se esempio.com è già occupato possiamo utilizzare esempio.net).
.org identifica in genere le organizzazioni, in particolari quelle senza scopo di lucro ed è un suffisso accessibile senza vincoli sia da privati che da aziende
.eu è una delle estensioni più note per via del suffisso facile da ricordare e per l’associazione diretta con i paesi dell’Unione Europea.
.gov è utilizzabile dagli enti governativi
.tv è un’estensione libera che genericamente viene utilizzata dalle televisioni siano esse pubbliche o private